Sconto in fattura

ATTENZIONE

Il decreto legge numero 11/2023 ha abolito lo sconto in fattura per ecobonus e bonus casa a partire dalla data del 17 febbraio 2023, ne possono usifruire ancora i possessori di un titolo abilitativo antecendete a tale data.

BONUS INFISSI 2020
Cosa cambia

Dal 19 maggio, data della pubblicazione del Decreto Rilancio (DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020) non si parla d’altro che di detrazioni fiscali, vediamo nello specifico cosa cambia per gli infissi.

Per quanto riguarda L’ECOBONUS (ovvero la detrazione per la sostituzione di infissi e schermature solari nell’ambito di interventi di riqualificazione energetica) e il BONUS CASA (la detrazione per la sostituzione di infissi nell’ambito di interventi di recupero del patrimonio edilizio) la detrazione rimane nell’ordine del 50% delle spese sostenute, da scontare in 10 anni su IRPEF e IRES e anche gli adempimenti necessari rimangono sostanzialmente invariati.

La grande novità è la reintroduzione del cosiddetto sconto in fattura.

In che cosa consiste lo sconto in fattura

La possibilità dello sconto in fattura dell’ecobonus è stata introdotta dal decreto Crescita (D.L. n. 34/2019). In particolare, con l’articolo 10, commi 1 e 2, si prevede che i soggetti beneficiari delle detrazioni spettanti per gli interventi di efficienza energetica (di cui all’articolo 14 del DL 63/2013) possano optare, invece dell’utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari importo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

I contribuenti che, nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa, si trovano nella cosiddetta “no tax area” (“incapienti”) possono scegliere di cedere il credito ai fornitori o ad altri soggetti privati (compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari). Tutti gli altri contribuenti, diversi dagli incapienti, possono cedere il credito ai fornitori e ad altri soggetti privati, ma non alle banche o agli intermediari finanziari.

Il meccanismo, oggetto di forti critiche, è stato abrogato con la Legge di Bilancio 2020. In sostanza, per le aziende, era impossibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione o cederlo a terzi, essendo escluse le banche e gli intermediari finanziari.

Cosa è cambiato con il  Decreto Rilancio

La differenza sostanziale è che, nel nuovo decreto, il credito d’imposta può essere ceduto dal fornitore anche a intermediari finanziari o istituti di credito ed è utilizzabile non solo con l’ecobonus ma anche con il bonus casa.  La cessione deve essere fatta in via telematica tramite le procedure che saranno definite dall’Agenzia delle entrate.

Gli istituti di credito e gli intermediari finanziari ovviamente applicheranno un ricarico per la remunerazione delle proprie attività e lo sconto in fattura non sarà realmente del 50%. La cessione del credito resta comunque molto vantaggiosa. Con la detrazione il contribuente deve anticipare il 100% della spesa per poi recuperarne il 50% in 10 anni e, come tutte le detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In sostanza, la somma eventualmente eccedente non può essere chiesta a rimborso.

 

Il Superbonus al 110%

Il Decreto Rilancio ha introdotto anche il cosiddetto Superbonus: una detrazione del 110% sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole. La detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e sarà suddivisa in 5 rate di pari ammontare.

Gli interventi che danno diritto alla detrazione del 110% sono sostanzialmente di due tipi e possono riguardare sia la singola unità immobiliare che il condominio. Di fatto si agevolano i grossi interventi che migliorano la prestazione termica dell’edificio e quelli volti a ridurre il rischio sismico, secondo uno schema preciso confermato dall’Agenzia delle entrate.

 

Il Superbonus 110% e la sostituzione di infissi

Il nuovo Superbonus 110% non è destinato alla sola sostituzione dei serramenti. La detrazione è possibile solo se tale sostituzione avviene congiuntamente ad uno dei seguenti interventi:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo;
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione (non integrazione) degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti centralizzati a condensazione, a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, microcogenerazione;
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione (non integrazione) degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, di microcogenerazione.

Differenze tra Ecobonus 50% e Superbonus 110% per la sostituzione dei serramenti esterni

Nel caso di utilizzo dell’Ecobonus e del Bonus Casa 50% per gli interventi di sola sostituzione di serramenti esterni:

  • gli interventi di sostituzione di serramenti esterni, schermature solari, chiusure di sicurezza, sono detraibili già oggi al 50% in 10 anni
  • si applica a qualsiasi immobile riscaldato, alle persone fisiche e ai soggetti IRES, a patto che i nuovi serramenti rispettino limiti minimi di trasmittanza termica, variabili a seconda della zona climatica
  • al posto della detrazione diretta, è prevista la cessione del credito al fornitore di beni e servizi necessari ai lavori di sostituzione dei serramenti
  • la scadenza, a meno di possibili proroghe, è ad oggi il 31.12.2020​

Nel caso di fruizione del superbonus 110% destinato ad interventi di risparmio energetico complessivo degli edifici

  • non è ancora disponibile, occorre attendere i decreti attuativi e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate
  • gli interventi agevolabili riguarderanno l’isolamento termico dell’intero edificio e/o la sostituzione degli impianti di climatizzazione
  • per accedere alle detrazioni del 110% occorrerà:
    • garantire un’incidenza sulla superficie disperdente dell’edificio per l’isolamento termico superiore al 25%
    • rispettare i CAM Edifici Pubblici per i prodotti da utilizzare per l’isolamento termico
    • assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio
    • predisporre e presentare, a cura di tecnici abilitati:
      • attestato di prestazione energetica (A.P.E), ante e post-intervento,
      • visto di conformità per attestare la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta
      • asseverazione relativa al rispetto dei requisiti previsti e alla congruità della spesa degli interventi sostenuti

La sostituzione di serramenti esterni potrà rientrare in questa detrazione soltanto se sarà abbinata agli interventi sopra descritti e secondo le modalità sopra descritte.

Il Decreto Rilancio rappresenta, una grande opportunità per il paese

Consideriamo che più del 54% dei condomini in Italia è antecedente agli anni ‘70 e che tali immobili, oggi, necessitano di importanti interventi:

  • Estetici (rifacimento delle facciate),
  • Di efficientamento energetico (miglioramento dell’isolamento dell’involucro edilizio, sostituzione di impianti termici con nuovi sistemi ad alto rendimento ed uso di fonti rinnovabili)
  • Strutturali (riduzione del rischio sismico, abbattimento delle barriere architettoniche).

Si tratta di interventi necessari e non più rinviabili, ma costosi. Lo Stato, negli ultimi anni, ha fatto molto, offrendo ai contribuenti la possibilità di detrarre queste spese dalla propria dichiarazione dei redditi. Ma le agevolazioni fin qui offerte non sono sufficienti perché molte famiglie e la stragrande maggioranza dei pensionati non hanno redditi sufficienti per affrontare spese di questa entità né per contrarre mutui e, di conseguenza, non hanno neppure la capienza per poter usufruire delle detrazioni fiscali.

In sostanza senza l’intervento dello Stato queste opere difficilmente potranno essere realizzate

Lo scopo delle misure contenute nel Decreto Rilancio è proprio quello di stimolare la crescita economica del Paese, creando un circolo virtuoso che restituisca vantaggi sia ai consumatori che alle aziende che decidono di aderire all’iniziativa. In luogo della classica detrazione fiscale, che come abbiamo visto non risolve il problema di chi non ha i fondi necessari per realizzare l’intervento, o che non ha la possibilità di portarli in detrazione, lo sconto in fattura permette di ottenere un risparmio immediato fino al 50% sul valore dell’intervento (Ecobonus e Bonus Casa) o addirittura di realizzare l’intervento a costo zero (Superbonus 110%) cedendo in entrambi i casi, il credito d’imposta ai fornitori.

 

Sostituire Finestre spendendo la metà: con “Lovisolo Serramenti” da oggi è possibile.

Scegliendo l’opzione Cessione Credito Ecobonus e Bonus Casa, il consumatore può beneficiare fin da subito dello sconto in fattura fino al 50% sul prezzo di acquisto dei nuovi infissi a risparmio energetico.

Oltre che alle finestre l’agevolazione è applicabile ai portoncini d’ingresso, alle schermature solari come avvolgibili completi di cassonetto, persiane, scuri e tende solari e alle chiusure di sicurezza, come grate e persiane blindate.

 

Proprio così: grazie allo sconto in fattura oggi è possibile rinnovare la propria casa spendendo la metà!

Per il consumatore si tratta di un doppio vantaggio: un risparmio immediato fino al 50% al momento dell’acquisto e, sul lungo periodo, una sensibile riduzione delle spese di riscaldamento e condizionamento.

Una differenza sostanziale per il consumatore: una cosa è ottenere subito uno sconto fino al 50%, un’altra è vederselo rimborsato in 10 anni attraverso lunghe e complicate procedure burocratiche!

Avete capito bene, potrete sostituire gli infissi della Vostra casa senza tirare fuori un soldo al momento dell’acquisto e pagare in piccole rate.

E ricordate l’IVA è al 10% per tutti i nostri articoli e per tutti gli interventi, dalla manutenzione straordinaria alla ristrutturazione.

Ma affrettatevi, non tutti i clienti potranno beneficiare dello sconto in fattura, salvo proroghe l’agevolazione per l’Ecobonus e Bonus casa scadrà il 31/12/20, e ci potrete cedere il Vostro credito solamente fino al limite della nostra capienza fiscale! Insomma un’occasione così non si ripeterà mai più, cosa aspettate?

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