Caratteristiche Infissi

«Tutta la storia dell’architettura ruota esclusivamente attorno alle aperture nei muri»
Le Corbusier, 1927

La funzione principale di un infisso è di proteggere l’interno dell’abitazione dalle intemperie e dagli agenti atmosferici, consentendo, l’illuminazione e l’areazione.  In genere è composto da una parte fissa ancorata al muro chiamata TELAIO FISSO, o più comunemente TELAIO e da una parte mobile chiamata TELAIO MOBILE o ANTA.

Il telaio fisso può essere ancorato direttamente al muro, o ad un terzo telaio, detto “controtelaio”, che viene previsto in opera, durante i lavori di costruzione / ristrutturazione.

Il termine serramento comprende finestre e porte finestre, vetrate, verande, controfinestre con diverse tipologie di apertura.

I materiali costruttivi utilizzati in prevalenza sono stati storicamente il legno ed il ferro, mentre a partire dal secolo scorso gli infissi sono stati fabbricati anche con altri materiali metallici (tra i quali l’acciaio inossidabile, il bronzo e l’alluminio) e plastici come il PVC.

Mentre il legno e le materie plastiche sono isolanti termici naturali, cioè si oppongono al naturale passaggio del calore, i metalli sono buoni conduttori di energia / calore e quindi, generano un “ponte termico”, cioè una zona con uno scambio termico maggiore, rispetto al resto dell’involucro edilizio, che si traduce in perdita di calore verso l’esterno e formazione di condensa all’interno dell’abitazione. Il problema è stato risolto alla fine degli anni ’70, con l’introduzione sul mercato dei sistemi a “taglio termico”, dove i profili sono formati da due gusci distinti, uniti da una parte centrale in materiale isolante, che come dice il nome, interrompe il ponte termico.

Esistono anche sistemi realizzati con 2 o più materiali detti “misti”, nati per associare i benefici di più materiali.

In genere si tratta di serramenti realizzati con materiali altamente isolanti, come legno e PVC, accoppiati con un rivestimento esterno in alluminio, o in altro metallo nobile, che non necessita di alcuna manutenzione e permette colori e finiture di qualsiasi tipo.

Il vetro costituisce, in termini di superficie, la parte prevalente del serramento e, in quanto tale, ha un ruolo di primo piano nel raggiungimento degli obbiettivi di isolamento termo acustico e protezione solare. Per garantire l’isolamento termoacustico ed impedire la formazione di condensa, a partire dagli ’70 sono stati messi a punto i vetri camera (volgarmente detti “doppi vetri”). Il vetrocamera è una vetrata isolante formata da due o più vetri accoppiati, separati da una intercapedine di aria disidratata o di gas, il cui perimetro è generalmente composto da un leggero telaio metallico, contenente i sali disidratanti, e sottoposto a doppia sigillatura.

Le caratteristiche dei vetri che compongono una vetrata isolante, possono essere diverse a seconda dei livelli di isolamento e di sicurezza che si vogliono ottenere. Come i vetri “bassoemissivi” che possiedono un rivestimento di ossidi metallici che migliora l’isolamento termico e/o la protezione solare. O i vetri stratificati acustici, che grazie a speciali pellicole, migliorano l’isolamento dal rumore.

Quali sono i requisiti principali di un serramento

Un buon serramento deve soddisfare i seguenti requisiti di:

  • ISOLAMENTO TERMICO
  • PERMEABILITÀ ARIA
  • TENUTA ALL’ACQUA
  • RESISTENZA AL CARICO DEL VENTO
  • ISOLAMENTO ACUSTICO
  • PROTEZIONE DA SOLE E CALORE
  • PROTEZIONE ANTIEFFRAZIONE
  • PROTEZIONE ANTINFORTUNIO

Secondo le norme ISO-EN, questi requisiti sono classificati, sulla base di test di laboratorio, effettuati su finestre campione, o ottenuti per mezzo di calcoli.  Dal febbraio 2010, con l’entrata in vigore della marcatura CE, i dati identificativi e i requisiti del serramento, sono riassunti nella marcatura CE e nella dichiarazione di prestazione, con la quale in produttore, mettendo in atto un insieme di pratiche obbligatorie previste dalla direttiva comunitaria, dichiara per il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive o dai regolamenti comunitari applicabili.

ISOLAMENTO TERMICO Uw

La trasmittanza termica di un infisso, che delimita 2 ambienti a temperatura diversa (uno riscaldato e uno no, ad es. l’interno e l’esterno della casa), indica in che misura l’elemento si lascia “attraversare” dal calore; ecco perché più basso è questo valore, meno l’elemento, che sia opaco o trasparente, disperde. La trasmittanza si misura in W/m2K e si determina per mezzo di un calcolo matematico, si tratta della media ponderata tra la trasmittanza termica del telaio Uf, di quella della vetrata Ug, e della trasmittanza termica lineare Ψg, dovuta all’interazione fra i due componenti e il distanziatore del vetro camera.

Mentre il legno e le materie plastiche sono isolanti termici naturali, cioè si oppongono al naturale passaggio del calore, i metalli sono buoni conduttori di energia / calore. Gli infissi metallici, quindi, generano un “ponte termico”, cioè una zona con uno scambio termico maggiore, rispetto al resto dell’involucro edilizio, che si traduce in perdita di calore verso l’esterno e formazione di condensa all’interno dell’abitazione. Per ovviare al problema, dalla fine degli anni ’70 sono stati introdotti sul mercato i sistemi a “taglio termico”, dove i profili sono formati da due gusci distinti, uniti da una parte centrale in materiale isolante, che come dice il nome, interrompe il ponte termico.

I vetri camera odierni, cosiddetti bassoemissivi, possiedono un rivestimento di ossidi metallici, non percepibile ad occhio nudo, che riduce sensibilmente la perdita di calore, riflettendolo all’interno della stanza. L’aria presente tra i due vetri può essere sostituita da gas nobili (argon o kripton) caratterizzati da un minore coefficiente di scambio termico rispetto all’aria, che migliorano ulteriormente la prestazione termica.

A seconda del materiale con cui è realizzato (pvc, legno, alluminio a taglio termico, sistemi misti, ecc) un serramento con vetro camera ottiene mediamente valori di trasmittanza tra 1,1 e 1,8, mentre con vetro a doppia camera riesce ad ottenere valori che variano tra 0,6 e 1,0. (prestazioni infisso normalizzato).

 Gli impianti termici per il riscaldamento producono emissioni di CO2 fino a 6 volte superiori rispetto al traffico veicolare, gran parte del calore generato viene disperso a causa del pessimo isolamento delle abitazioni. Per ridurre l’inquinamento ed i costi di riscaldamento, la normativa Europea prevede che qualsiasi infisso, usato per dividere un locale riscaldato dall’ambiente esterno, o da un altro locale non riscaldato, possieda un valore di isolamento termico certificato.

Per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni di 1° livello (Interventi su oltre il 50% della superficie dell’involucro disperdente) i valori di isolamento termico dei serramenti devono essere indicati dal progettista; non sono quindi definiti dei valori limite. Per le sostituzioni invece, i nuovi infissi devono rispettare dei valori massimi di trasmittanza, definiti in base alla zona climatica in cui verranno posati. I limiti sono più severi quando il cliente intende usufruire delle detrazioni previste dall’ECOBONUS.

Tutti i nostri infissi possiedono i requisiti necessari per usufruire della detrazione fiscale per Ecobonus.

Prestazione infisso normalizzato 1230 (±25%) x 1480 (-25%)

TENUTA ALL’ACQUA

La tenuta all’acqua di un serramento è la capacità di impedire infiltrazioni d’acqua tra anta e telaio, sotto l’azione di una pressione differenziale (Pascal – Pa) tra interno ed esterno, analoga a quella della prova di permeabilità all’aria e riguarda solo ed esclusivamente il serramento, non in opera.

La normativa definisce nove classi, dalla 1A alla 9A; La migliore è la Classe 9A, che identifica un serramento con ottima tenuta all’acqua. Esistono serramenti che vanno ben oltre la classe 9A e per i quali la classe è contraddistinta dalla lettera E cui segue il valore di pressione in Pa. E750, E900, E1050.

Ad esempio, un serramento con tenuta all’acqua classe E1050, non presenta infiltrazioni d’acqua fino a 1050 Pa che corrispondono a una spinta del vento di 145 Km/h circa.

Ai fini della marcatura CE non esiste un requisito minimo, un serramento può essere conforme qualunque sia la classe di merito ottenuta.

PERMEABILITÀ ALL’ARIA

La permeabilità all’aria indica la quantità di aria che un serramento chiuso lascia filtrare, nel caso di una differenza di pressione tra interno ed esterno (vento) definendone il flusso che lo attraversa, tra parte fissa e mobile e riguarda solo ed esclusivamente il serramento, non in opera.

La classificazione si valuta misurando le perdite d’aria conseguenti alle pressioni applicate (Pascal – Pa), che, secondo la normativa, prevede cinque classi di prestazione (0,1,2,3,4), la migliore è la Classe 4, che identifica un serramento con un’ottima tenuta all’aria.

Ad esempio, un serramento in Classe 4 sottoposto ad una pressione di 600 Pa (pressione massima di prova) lascia passare 3 m3 d’aria l’ora per m2 di superficie (perdita d’aria massima ammessa per metro quadrato di serramento a 100 PA), mentre uno in Classe 3 ne lascia passare 9. 600 Pa sono paragonabili ad una spinta del vento di 110 km/h circa. Ai fini della marcatura CE non esiste un requisito minimo, un serramento può essere conforme anche se di Classe 0 o N.P.D. (Nessuna Prestazione Determinata).

RESISTENZA AL CARICO DEL VENTO

La resistenza al carico del vento definisce la capacità del serramento, sottoposto a forti pressioni e depressioni, di mantenere deformazioni ammissibili, conservando le sue proprietà e riguarda solo ed esclusivamente il serramento, non in opera. Secondo la normativa, l’infisso viene classificato in funzione delle pressioni (Pascal – Pa) del vento in cinque classi (1,2,3,4,5) e tre classi per le deformazioni permanenti subite (A,B,C); l’abbinamento codifica la prestazione (C3,B5,A1 ecc).

Ad esempio un serramento in classe A1 subisce notevoli deformazioni anche con un basso carico di vento; un serramento in classe C5 presenta invece bassissime deformazioni (< 1/300 dell’altezza dell’infisso) anche con un forte carico di vento (la classe 5 prevede una spinta di 2000 Pa che corrispondono ad un vento di circa 200 Km/h). Ai fini della marcatura CE non esiste un requisito minimo, un serramento può essere conforme qualunque sia la classe di merito ottenuta.

ISOLAMENTO ACUSTICO

L’indice con cui si esprime la capacità di isolamento acustico di un serramento è costituito dal valore Rw, potere fonoisolante aereo. Si tratta dell’indice di valutazione del potere fonoisolante (espresso in decibel). Esprime la quantità di energia sonora che viene trasmessa da una “partizione” (ad esempio, un serramento o una parete) a un ambiente ricevente, maggiore è il valore, migliore è l’isolamento acustico del serramento.

La norma UNI EN 14351-1 permette di calcolare il valore di Rw a partire dalla prestazione acustica del vetro, in funzione di una tabella contenuta nella norma stessa, a patto che il serramento abbia una classe di permeabilità all’aria uguale o superiore a 3 ed il numero di guarnizioni minimo in essa indicata. Il valore ottenuto inoltre dovrà essere corretto in funzione della superficie: -1 dB per aree comprese tra 2,7 e 3,6 mq, -2 dB per aree comprese tra 3,6 e 4,6 mq e -3 dB per aree superiori a 4,6 mq. Ad esempio una finestra a battente con superficie inferiore a 2,7 mq e vetro da 35 dB (4/18/33.1) avrà un abbattimento Rw di 35 dB, mentre la porta finestra con vetro da 36 dB (33.1/16/33.1) avrà un Rw di 36 dB. La stessa finestra scorrevole avrà Rw di 29 e la porta di 30 dB.

Il calcolo è valido solo per vetri con valore di RW fino a 40 dB, oltre i quali sono indispensabili test di laboratorio. I nostri infissi con vetri camera standard, grazie anche alle pellicole dei vetri stratificati presenti in tutte le composizioni, offrono già una valida protezione dai rumori esterni.  Ove questa non sia sufficiente a causa di forte inquinamento acustico, i vetri stratificati acustici, grazie alle speciali pellicole con cui sono prodotti, permettono di raggiungere livelli di isolamento molto elevati, anche fino a 45 dB.

PROTEZIONE DAL SOLE E DAL CALORE

Oltre alla trasmittanza Ug, i parametri che esprimono le prestazioni termiche di un vetro camera, sono 2 valori inversamente proporzionali: il Fattore Solare FS e la Trasmissione Luminosa (TL).

il Fattore Solare (FS) indica la percentuale di radiazione solare termica che il vetro trasmette verso l’interno; minore è il valore, migliore sarà la protezione solare estiva. Indicativamente un vetro camera bassoemissivo standard ha un FS dal 65 al 50% mentre un bassoemissivo selettivo arriva dal 45 al 30%. La trasmissione Luminosa (TL) indica la percentuale di luce visibile che attraversa il vetro; maggiore è il valore migliore sarà la luminosità dell’ambiente. I valori vanno dall’ 80/70% di un bassoemissivo standard al 65/50% di un selettivo.

Non esiste alcuna specifica definizione in ambito normativo, però in gergo commerciale si parla di indice di selettività di un vetro, per descrivere il rapporto TL/FS tra la trasmissione luminosa ed il fattore solare: quanto più tale indice è elevato (fino a 2 o oltre), tanto maggiore sarà la selettività del vetro, cioè la capacità di garantire la massima protezione dal calore, con la minima perdita di luminosità.

 L’incremento globale delle temperature ci espone ad estati torride con impressionanti picchi nei consumi di energia elettrica dovuti agli impianti di condizionamento.  Per contrastare questo andamento climatico, è stato emanato il D.M. 26/06/15 “Requisiti Minimi”, che tra le altre misure, ha introdotto per i serramenti il fattore di trasmissione globale di energia solare ggl+sh, dove gl e sh indicano rispettivamente i contributi forniti dal vetro e quelli dalle schermature (gl non è altro che il Fattore Solare del vetro FS). Per alcune tipologie di interventi, i serramenti rivolti a SUD, EST, OVEST, SUD-EST, SUD-OVEST devono avere valore di ggl+sh ≤ 0.35%, per tutte le zone climatiche e qualunque sia la destinazione d’uso dell’edificio in cui va inserito l’infisso. In mancanza di schermature il requisito deve essere garantito in maniera autonoma dal vetro.

Attenzione però, il vetro selettivo non è sempre consigliato, in alcuni casi può essere controproducente come  in infissi orientati a nord e in generale, in edifici scarsamente soleggiati o in climi molto freddi. Riducendo l’irraggiamento solare infatti, viene meno il contributo invernale al riscaldamento dell’abitazione, il cosiddetto effetto serra, su cui si basano i “giardini d’inverno”, molto usati nei paesi del nord Europa.

PROTEZIONE ANTINFORTUNISTICA

Gli incidenti domestici rappresentano un problema di grande interesse per la sanità pubblica. Per la protezione dalle ferite provocate da urti accidentali, la normativa Europea, prevede che, nelle abitazioni private, tutti gli infissi siano dotati di vetro antinfortunistico, sul lato interno per le finestre e bilaterale per le porte finestre. Nei luoghi di lavoro, edifici pubblici o di pubblica utilità, come ad esempio scuole, asili e ospedali, strutture alberghiere, è previsto l’impiego esclusivamente di vetri antinfortunistici che possono essere di tipo temperato o stratificato.

Nei primi la tempra conferisce al vetro particolari caratteristiche di resistenza che, anche in caso di rottura, non causa l’esplosione di schegge o/e frammenti taglienti pericolosi, ma si sbriciola in frantumi smussati non taglienti. Normalmente sono impiegati per realizzare vetri di dimensioni limitate, come specchiature di porte interne e complementi d’arredo. In spessori maggiori vengono largamente utilizzati per la realizzazione di vetrate portanti, senza telaio.

I vetri stratificati, sono composti da 2 o più lastre monolitiche con strati intermedi di polivinilbutirrale (PVB) che, in caso di rottura, impedisce il collasso della lastra e trattiene i frammenti, formando la caratteristica ragnatela ed evitando la proiezione di schegge taglienti. Per questi motivi sono da preferire per la vetratura di serramenti esterni.

In generale i vetri stratificati con una sola pellicola (spessore 0,38) sono certificati antiferita, mentre quelli con 2 pellicole (spessore 0,76) anticaduta. Altri tipi di stratificati vengono impiegati ove vi sia il rischio che oggetti in caduta attraversino coperture vetrate, o rischio di caduta nel vuoto (parapetti, edifici in vetro).

Per applicazioni particolari, le vetrerie più attrezzate, possono realizzare lastre temperate e stratificate.

PROTEZIONE ANTIEFFRAZIONE

Le statistiche parlano di un aumento dei furti nelle case di oltre il 100% negli ultimi 10 anni, e la maggior parte delle effrazioni avvengono attraverso le finestre. I metodi usati sono principalmente due: lo scardinamento dell’anta con arnesi tipo piede di porco; in misura minore la rottura del vetro. Nei serramenti moderni esistono accorgimenti per contrastare questi tipi di attacco. Le lastre stratificate offrono un’efficace protezione contro l’effrazione tramite rottura del vetro. Esistono diverse classi di resistenza, la classe P2A è il primo step, si tratta di uno stratificato con doppia pellicola (spessore 0,76). Poi abbiamo il P4A con 4 pellicole (spessore 1,52), e infine la classe massima P5A con 6 pellicole. Non consideriamo i vetri blindati dato che non sono utilizzabili in un normale serramento, per via del peso e dello spessore, inoltre normalmente si usano da soli, senza camera e quindi non sono adatti alle abitazioni. NB gli stratificati con una sola pellicola (spessore 0,38) sono antinfortunistici e non hanno alcun tipo di certificato contro le effrazioni.

Per contrastare l’effrazione con scardinamento, i serramenti moderni possono essere forniti di ferramenta antieffrazione dotata, di speciali nottolini a fungo che, grazie alla loro particolare conformazione, s’incastrano saldamente nello scontro di chiusura collocato sul telaio; sono disponibili 2 livelli di sicurezza: WK1 con 4 punti di chiusura o WK2 con 9 punti di chiusura per anta.  Le maniglie possono essere dotate di un meccanismo di sicurezza integrato, che si blocca non appena si tenta di aprirla dall’esterno. Nell’infisso si possono inserire microinterruttori tra telaio fisso ed anta, collegati all’impianto antifurto dell’abitazione, per segnalare eventuali aperture indesiderate.

Caratteristiche Infissi